GRILLO VS. BOLDRINI
VIVA I BIDELLI :: *Gli altri sono "i belli" e noi siamo "i bidelli"* :: Temi politici, sociali ed un po' filosofici
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GRILLO VS. BOLDRINI
I fatti sono noti. La mia valutazione dei fatti coincide mio malgrado con quella data da Michele Santoro: il video pubblicato nel forum di Beppe Grillo, che ha scatenato la recente tempesta, non conteneva nulla di ingiurioso né di scorretto verso la Presidente della Camera dei Deputati. Certo si può aver molto da ridire sul titolo: “Cosa faresti in auto con la Boldrini?”, ma questo titolo viene giustificato e “sterilizzato” dal video satirico e fantapolitico al quale è riferito. In questo filmato, la domanda iniziale trova risposta piena, innocua, scevra di allusioni alla violenza. Era comunque da prevedere una massiccia reazione al titolo, maschilistica e sessistica, da parte dei lettori predisposti. Su questo ha ragione Crozza, il quale sembra però sottolineare una intenzionale malizia, piuttosto che una leggerezza o distrazione. Di sicuro quel titolo è stato una gaffe; Crozza tuttavia omette di considerare la prima interpretazione che dovrebbe venirgli alla mente: Grillo è come lui, un comico. Un comico dedito alla satira politica; si è ritirato dalle scene per occuparsi della cosa pubblica, ma dopo tanti anni trascorsi nel mestiere precedente, è rimasto comunque anche un comico: lo è per inevitabile deformazione professionale, e risulta spesso tale anche nella nuova veste. Certamente un errore ha commesso: non ha valutato che una certa battuta, se viene pronunciata da un comico satirico, annega in un mare di risate e non produce altro effetto; quando invece è lanciata da un leader capo-popolo ottiene ben diverso risultato. In questo secondo caso può risvegliare i peggiori impulsi, e rasentare l'istigazione alla violenza. Grillo è stato di certo incontrollato, imprudente, non ha tenuto conto del suo nuovo ruolo e delle sue attuali responsabilità, di formatore di opinione e di guida politica carismatica. Ma non lo ha fatto di proposito, ne siamo sicuri: è un uomo buono che detesta la violenza. Lavorando moltissimo, come lui sta facendo, è inevitabile sbagliare qualche passo. Un ultimo appunto: ad un attore satirico è lecito trattare con disinvoltura il “personaggio-Laura Boldrini”, ad un leader politico no. Quest'ultimo si deve sempre riferire alla terza carica istituzionale della nostra Repubblica con il rispetto dovuto a quella carica, anche se non stima la persona che la incarna. Fare diversamente (in modo intenzionale) è barbarie.
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